La storia

Perché La Ca’ Tenaia? Da dove viene questo nome suggestivo? Come spesso accade, non c’è una sola risposta, e se si chiede in giro, alla gente del posto, ognuno ha la sua. La più attendibile sembra essere quella che porta al cognome di una antica famiglia nobile milanese, e naturalmente alla loro residenza per la villeggiatura. Tenaia è anche il nome della località che ospita l’agriturismo.
La Ca’ Tenaia oggi appartiene alla famiglia Ballabio, ed è gestita da quattro fratelli: Samuele, Enrico, Mario e Carlo. Il papà Arturo e la mamma Massimiliana Orsenigo si sono trasferiti in Toscana, ma spesso tornano a guardare il bel lavoro dei figli.
Anche la loro storia è affascinante: Arturo Ballabio è stato un calciatore professionista, prima capocannoniere al Monza in serie B, passato quindi in A quando venne acquistato dal Palermo. Un giorno però ha sentito un richiamo dentro sé, e ha troncato la carriera per dedicare la vita ai giovani in difficoltà.
Massimiliana Orsenigo è figlia di un notissimo commerciante di bestiame, quel nonno che ha fatto da maestro ai bambini, cresciuti imparando come si curano, e come si sta, con gli animali. Sua moglie, la nonna dei fratelli Ballabio, è stata eccezionale casalinga e ottima cuoca: da lei viene l’insegnamento prezioso su come cucinare e servire in tavola i piatti della tradizione locale.
Queste le radici dove trova origine la passione e la sapienza che contraddistinguono il lavoro dei quattro fratelli a La Ca’ Tenaia.